Guida allo stato di conservazione delle banconote

Al giorno d’oggi è importante saper distinguere lo stato di conservazione delle banconote. Infatti, conoscere lo stato della propria banconota ci rende consapevoli dell’eventuale valore che essa può avere. Inoltre, per le banconote più moderne, una piccola variazione dello stato di conservazione può determinare un notevole variazione del valore di quella determinata banconota.

Ecco che essere a conoscenza dello stato della propria banconota è essenziale. Ed è per questo che mi sento in dovere di dover condividere, con chi ne ha bisogno, questa piccola guida sulla classificazione delle banconote. Molto spesso però può verificarsi che lo stato di conservazione si trovi in un posizione intermedia tra il livello precedente e quello successiva.

Di seguito saranno elencati tutti gli stati di conservazione, con le rispettive sigle, e per ogni livello sarà fornita un’immagine illustrativa come esempio.


  • FDSFior di Stampa.

    Il grado di conservazione più alto, che si verifica soltanto per banconote che non sono mai entrate in circolazione. Il biglietto deve essere in perfette condizioni privo di qualsiasi difetto. Quindi principalmente banconote che non presentano pieghe, strappi e altri segni di usura. Se già è presente una di queste cose possiamo escludere la banconota da questo gradi di classificazione.Banconota da 500 mila lire, stato di conservazione Fior di Stampa


  • SUPSuperba.

    Questo grado di conservazione non differisce dal precedente. Banconote classificate SUP, sono simili a quelle in FDS. Infatti, da queste ultime, differiscono poiché, anche se per poco tempo, hanno avuto una minima circolazione. Possono presentare delle piccole ondulazioni, dovute a conteggio del cassiere, o dei piccoli strappi, senza però intaccare la stampa della banconota.

    Banconota da 25 lire, stato di conservazione Superba


  • SPL – Splendida. 

    Grado di conservazione, come il grado precedente, ha visto la circolazione, ma per un periodo superiore. In questo stato di conservazione di presentano banconote che hanno circolato, ma che presentano ancora la carta pulita e brillante. In questo stato possono presentare al centro della banconota anche delle piccole piegature, dovute alla circolazione. Rientrano in questa conservazione banconote che ai lati presentano segnali di invecchiamento, come ad esempio ingiallimento della carta o lieve usura.Banconota da 1 lira, stato di conservazione Splendida


  • BB – Bellissima. 

    Con questo grado di conservazione si abbandona la non circolazione o breve circolazione della banconota. Infatti, ne fanno parte banconote che hanno circolato a lungo, ma che hanno comunque presentato un bell’aspetto. Per rientrare in questo grado di conservazione il biglietto deve presentare ancora la sua bellezza, anche se è rovinato dalla presenza di pieghe e fori al centro della banconota, e da piegature e strappi ai lati.Banconota da 50 lire, stato di conservazione Bellissima


  • MB – Molto bella. 

Questo rappresenta l’ultimo stato di conservazione della banconota. Rientrano tutte quelle banconote circolate, che presentano evidenti segni di usura. Caratteristica delle banconote molto circolate, che presentano parti mancanti, macchie, perdite di colore, e con eventuali riparazioni con nastro adesivo. Molto spesso con questo grado di conservazione la banconota ha solo valore emotivo e non economico.Banconota da 25 lire, stato di conservazione Molto Bella


Spero con questa mia condivisione di essere riuscito ad introdurvi in questo mondo, sia della cartamoneta italiana, ma soprattutto sullo stato di conservazione della stessa, che poi, come vedremo, sarà il punto di partenza per la valutazione di una banconota.

Credit by:

  • Cartamonetaitaliana.com
  • La cartamoneta italiana Corpus Notarum Pecuniariarium Italiae” di Guido Crapanzano e Ermelindo Giulianini,
  • Il Gigante, catalogo nazionale della cartamoneta italiana” di Claudio Bugani.
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